Rassegna Stampa
Cassazione Penale: Sentenza n. 19856 ud. 19/03/2014 - deposito del 14/05/2014 (cortedicassazione.it)
Fonte: Corte di Cassazione, Cassazione Penale
La Terza sezione della Corte di cassazione ha affermato:<br>1. che l'astensione dei difensori dalle udienze non costituisce legittimo impedimento, bensì esercizio di un diritto di libertà riconducibile all'art. 18 Cost.;<br>2. che la valutazione del corretto esercizio del diritto di astensione va effettuata anche alla luce del vigente codice di autoregolamentazione, il quale, all'art. 3, comma primo, contempla la possibilità di astenersi anche nelle udienze in cui la partecipazione del difensore non è obbligatoria;<br>3. che pertanto la trattazione del procedimento camerale a partecipazione
Fonte: Corte di Cassazione, Cassazione Penale
La Terza Sezione della Corte di cassazione ha affermato che, per determinare la competenza territoriale nei reati tributari in materia di dichiarazione, si ha riguardo, per le persone giuridiche, al luogo in cui queste ultime hanno il domicilio fiscale, di regola coincidente con quello della sede legale; laddove però risulti il carattere meramente fittizio di detta sede, il domicilio fiscale, rilevante ai fini della competenza per territorio, coincide con quello in cui si trova la sede effettiva della persona giuridica
.
Fonte: Corte di Cassazione, Cassazione Penale
La Terza sezione della Corte di Cassazione ha sollevato questione di legittimità costituzionale dell'art. 44, comma 2 del d.P.R. n.380 del 6 giugno 2001 così come interpretato dalla Corte EDU (sentenza Varvara), nel senso che la confisca ivi prevista non può applicarsi nel caso di prescrizione del reato anche qualora la responsabilità penale sia stata accertata in tutti i suoi elementi, per violazione degli artt. 2, 9, 32, 41, 42 e 117, primo comma Cost
.
Fonte: Corte di Cassazione, Cassazione Penale
La Terza sezione della Corte di Cassazione ha affermato che la nuova disciplina contenuta negli artt. 55 e 17 del d.lgs. 9 aprile 2008 n.81, che presenta una formulazione diversa rispetto a quella contenuta negli artt. 4 e 8 bis del d.lgs..n. 626 del 19 settembre 1994, non ha fatto venire meno la penale rilevanza della condotta del datore di lavoro che designi quale responsabile del servizio di prevenzione una persona priva dei requisiti indicati dall‘art. 32 della medesima legge
.
Fonte: Corte di Cassazione, Cassazione Penale
Con sentenza depositata il 23 maggio 2014, la Quarta sezione della Corte di cassazione ha affermato che nel caso in cui la richiesta di riesame sia presentata in una cancelleria diversa da quella del giudice del riesame, spetta all'ufficio presso il quale l'atto risulta essere depositato scegliere il mezzo per l'inoltro al tribunale competente e che non rileva ai fini del decorso del termine perentorio di cinque giorni di cui all'art. 309, comma 5, cod. proc. Pen. La mera anticipazione informale dell'inoltro, avvenuta mediante comunicazione via fax, priva dei requisiti formali di equipollenza
Fonte: Corte di Cassazione, Cassazione Penale
La quarta sezione della Corte statuendo sulla legittimità del trattamento sanzionatorio in relazione a reati uniti in continuazione e comprendenti anche fattispecie di detenzione e cessione di stupefacenti di cui alle tabelle II e IV - ha affermato che, quando dal complesso della motivazione sia possibile evincere la marginalità della condotta riguardante le cosiddette droghe leggere e la conseguente esiguità dell'aumento applicato dal giudice di merito per il reato satellite, l'evidente giudiziogiù operato dal giudice in merito alla minima gravità del fatto consente di escludere
Fonte: Corte di Cassazione, Cassazione Penale
La seconda sezione della Corte ha affermato che il giudice della cognizione, nel caso in cui riconosca la continuazione tra il reato accertato nel giudizio e altri per i quali sianogiù intervenute sentenze irrevocabili di condanna e provvedimenti di cumulo ex art. 671 cod. proc. Pen., non è tenuto a osservare, nella determinazione della pena complessiva, il limite massimo del triplo della pena irrogata per il reato più grave (ex art. 81, comma secondo, cod. pen.), ma soltanto quello costituito dalla somma delle penegiù inflitte con i provvedimenti considerati (ex art. 671 cod. proc. Pen.).(In
Fonte: Corte di Cassazione, Cassazione Penale
La S.C. ha affermato che la previgente formulazione dell'art. 175, comma secondo, cod. proc. pen., nella parte in cui prevedeva il rimedio della restituzione nel termine per proporre impugnazione avverso le sentenze contumaciali, nonostante sia stata parzialmente abrogata dalla legge n. 67 del 2014, continua ad applicarsi nei confronti degli imputati che sianogiù stati dichiarati contumaci in virtù del pregresso regime normativo
.
Fonte: Corte di Cassazione, Cassazione Penale
Con sentenza dell'8 maggio 2014, la Sesta sezione penale della Corte di Cassazione ha affermato che la notificazione dell'atto di costituzione presuppone necessariamente quella del deposito, tuttavia la mancata attestazione di cancelleria del deposito nella copia notificata assolvendo questa ulteriore formalità finalità meramente comunicative non inficia la validità dell'atto di costituzione
.
Fonte: Corte di Cassazione, Cassazione Penale
La Prima Sezione della Corte di cassazione ha affermato che l'ufficiale di p.g. che riceva le dichiarazioni da una persona in imminente pericolo di vita (nella specie, all'interno di un'ambulanza), successivamente deceduta, può essere chiamato a deporre de relato solo se si è limitato a raccogliere in modo estemporaneo ed informale quanto riferito dal dichiarante; mentre, se ha proceduto alla formale verbalizzazione delle dichiarazioni, queste ultime non potranno formare oggetto di testimonianza indiretta, salva la possibilità di acquisire il verbale al fascicolo per il dibattimento, ai sensi
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.