Rassegna Stampa
Cassazione Civile: Sentenza n. 11642 del 26/05/2014 (cortedicassazione.it)
Fonte: Corte di Cassazione, Cassazione Civile
Nell'ipotesi di espropriazione presso terzi per la quale sia prevista la comunicazione a mezzo raccomandata del terzo circa l'esistenza del credito, e non la sua citazione in udienza per rendere la dichiarazione, ai sensi dell'art. 547 cod. proc. civ., il termine per proporre opposizione avverso l'ordinanza di assegnazione decorre, per il terzo stesso, soltanto dal momento in cui questi abbia legale conoscenza del provvedimento
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Fonte: Corte di Cassazione, Cassazione Civile
Sono idonee ad integrare i gravi motivi legittimanti il recesso del conduttore dal contratto di locazione le molestie di fatto arrecate da terzi, quale, nella specie, il continuo abbaiare di un cane, causa di disturbo alla quiete ed al riposo notturno lesivo per la salute
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Fonte: Corte di Cassazione, Cassazione Civile
La pubblicazione su un quotidiano della foto di una persona ritratta al momento del suo arresto è legittima se sia rispettosa, oltre ai limiti di essenzialità per illustrare il contenuto della notizia e quelli dell'esercizio del diritto di cronaca, anche delle particolare cautele imposte a tutela della dignità della persona dal codice deontologico dei giornalisti
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Fonte: Corte di Cassazione, Cassazione Civile
E' risarcibile il danno non patrimoniale per la paura di dover morire, provata da chi abbia patito lesioni personali, soltanto se la vittima sia stata in grado di comprendere che la propria fine era imminente
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Fonte: Corte di Cassazione, Cassazione Civile
Ai fini dell'esenzione dell'invalido civile dalla partecipazione alla spesa sanitaria, la domanda alla ASL, prevista dall'art. 12 della legge n. 181 del 1982, costituisce formalità necessaria per consentire all'amministrazione la verifica dei presupposti per la concessione del beneficio, la cui attribuzione, in difetto di diversa indicazione normativa, decorre dalla data di presentazione della domanda stessa
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Fonte: Corte di Cassazione, Cassazione Civile
In caso di trattamento illecito di dati personali, il risarcimento del danno non patrimoniale, previsto dall'art. 15 del d.lgs. 30 giugno 2003, n. 196, non si sottrae ad un accertamento da parte del giudice da compiersi con riferimento alla concretezza della vicenda sottoposta alla sua cognizione e non sindacabile in sede di legittimità, se congruamente motivato destinato ad investire i profili della 'gravità della lesione' inferta e della 'serietà del danno' da essa derivante
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Fonte: Corte di Cassazione, Cassazione Civile
Le somme percepite da una Fondazione di diritto privato per le prestazioni sanitarie somministrate in convenzione nell'ambito del Servizio Sanitario Nazionale non rientrano nella nozione di "contributi e finanziamenti pubblici", di cui all'art. 1, comma 221, della legge n. 662 del 1996, la cui ritardata erogazione giustifica la riduzione, al tasso legale, delle sanzioni civili dovute in caso di omesso o ritardato versamento di contributi previdenziali
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Fonte: Corte di Cassazione, Cassazione Civile
L'art. 32, comma 1 bis, della legge 4 novembre 2010, n. 183, introdotto dal d.l. 29 dicembre 2010, n. 225, conv. Dalla legge 26 febbraio 2011, n. 10, nel prevedere "in sede di prima applicazione" il differimento al 31 dicembre 2011 dell'entrata in vigore delle disposizioni relative al termine di sessanta giorni per l'impugnazione del licenziamento, riguarda tutti gli ambiti di novità di cui al novellato articolo 6 della legge 15 luglio 1966, n. 604, e dunque non solo l'estensione dell'onere di impugnativa stragiudiziale ad ipotesi in precedenza non contemplate, ma anche l'inefficacia di tale
Fonte: Corte di Cassazione, Cassazione Penale
Con sentenza depositata il 3 aprile 2014 la Quarta sezione della Corte di cassazione ha affermato che l'avvenuta reviviscenza, per effetto della sentenza della Corte costituzionale n. 32/2014, del trattamento sanzionatorio più favorevole per la detenzione illecita delle cosiddette 'droghe leggere' impone di riconsiderare i presupposti applicativi delle misure cautelari personali in atto, atteso che la cornice edittale di riferimento incide sulla scelta della misura oltre che sulla sua stessa applicabilità, stante la necessaria valutazione in ordine alla concedibilità della sospensione
Fonte: Corte di Cassazione, Cassazione Penale
La S.C. ha affermato che il divieto di gareggiare in velocità qualora riguardi conducenti di veicoli a motore integra il reato previsto dall'art. 9-ter cod. strada e non l'illecito amministrativo previsto dall'art. 141, comma 9, cod. strada
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