Rassegna Stampa
Arresto - Corte di Cassazione: è legittimo l'arresto di un ladro colto in flagranza di reato da parte di un privato nei casi consen titi dal codice di procedura penale (filodiritto.com)
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Fonte: Corte di Cassazione, Cassazione Civile
Costituisce questione di massima di particolare importanza, con conseguente rimessione degli atti al Primo Presidente per l'eventuale assegnazione alle Sez. U, se la clausola del contratto di locazione non abitativa che preveda , al di fuori del sinallagma contrattuale, la traslazione cd. 'palese' di un'imposta patrimoniale - ICI o IMU - gravante sul locatore ad un soggetto, quale il conduttore, normativamente escluso dagli obblighi nei confronti dell'erario, sia affetta da nullità, ai sensi dell'art. 1418, comma 1, c.c., per contrasto con l'art. 53 Cost., quale norma precettiva di carattere
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La Sez. 3 ha rimesso al Primo Pres., ritenendola di massima di particolare importanza, la questione relativa alla necessità, per l'appellato nel sistema di preclusioni introdotto con il d.l. n. 432 del 1995, conv. con modif. in l. n. 534 del 1995 e in forza del combinato disposto degli artt. 346, 347, 166, e 167 c.p.c. di riproporre la domanda di garanzia o di regresso condizionata all'accoglimento della domanda principalegiù respinta in primo grado, a pena di decad enza, con la tempestiva costituzione in appello ossia entro i termini stabiliti per la costituzione nei procedimenti davanti
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Con riferimento a contratto di cd. advisoring, il regime di cui all'art. 17 del r.d. n. 2440 del 1923 che prevede la forma scritta 'ad substantiam', e dunque a pena di nullità, rilevabile d'ufficio ed eccepibile anche dalla controparte della P.A. prevale su quello previsto dall'art. 23, comma 3, TUF che prevede che la mancanza della forma scritta sia rilevabile dal solo cliente e quando cliente sia una P.A. solo da questa - dovendosi privilegiare la tutela dell'interesse al regolare svolgimento dell'attività amministrativa e di tutela della risorse pubbliche, in attuazione dei principi
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Le Sez. U, su questione di massima di particolare importanza in tema di tutela del socio lavoratore di cooperativa, hanno af fermato che, in caso d'impugnazione del licenziamento, la tutela risarcitoria non è inibita dall'omessa impugnazione, da parte del socio, della contestuale delibera di esclusione fondata sulle medesime ragioni, afferenti al rapporto di lavoro, restando esclusa la tutela reintegratoria
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Per 'quote storiche spettanti" di cui all'art. 61, comma 2, c.c.n.l. 1994/97, per la dirigenza non medica del SSN del 5 dicembre 1996, si intendono quelle determinate secondo quanto previsto dal d.P.R. n. 384 del 1990, sulla base del valore unitario del plus orario determinato ex art. 61, comma 7, moltiplicato per il numero massimo delle ore di plus orario consentito e per le unità di personale impegnato nell'attività incentivata e la riduzione del 30 per cento, prevista dall'art. 8 l. n. 537 del 1993, deve applicarsi una volta determinata la quota massima spendibile ricostruita alla luce dei
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Avv. Eugenia Parisi. Commento alla Sentenza di Cassazione - Sezione II^ Civile n. 30071 depositata il 14 dicembre 2017 In secondo grado veniva ribaltata la sentenza resa tra un soggetto che lamentava danni per una perdita d'acqua proveniente dal balcone soprastante ed il proprietario del relativo appartamento: per la Corte d'Appello, infatti, si era palesato un difetto di litisconsorzio necessario di tutti i condomini poiché - come anche accertato dalla disposta consulenza tecnica d'ufficio -
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Avv. Fulvio Graziotto. Decisione: Sentenza n. 49507/2017 - Cassazione Penale - Sezione V. La coscienza e volontà di compiere un atto in pregiudizio dei creditori deve essere valutata in relazione al contesto specifico, allargando l'indagine all'accertamento - ove così dedotto - di essersi adoperato con risorse finanziarie personali per tentare di appianare la situazione debitoria della società. Massima: E' certamente astrattamente possibile che un imprenditore o un amministratore
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