Rassegna Stampa
Assegno di divorzio: rileva anche l'eredità (news.avvocatoandreani.it)
Fonte: Studio Legale Andreani, Informazione Giuridica
Con l'ordinanza n. 4285 del 3 marzo 2015 la Corte di Cassazione affronta la questione,giù esaminata nella sentenza n. 23508/2010, della rilevanza dell' eventuale eredità acquisita dal coniuge onerato ai fini della quantificazione dell'assegno di divorzio. In primo grado, in sede di divorzio, il marito viene condannato a versare alla ex moglie un assegno di ' 4.000,00, sentenza che viene confermata anche dalla Corte di Appello: nella motivazione i giudici del gravame
Fonte: Corte di Cassazione, Cassazione Civile
La Seconda Sezione Civile ha rimesso gli atti al Primo Presidente per l'eventuale assegnazione alle Sezioni Unite della questione su cui sussiste contrasto se l'appellato che miri all'accoglimento della propria domanda nei confronti del chiamato in garanzia, per l'ipotesi in cui venga accolta la domanda principale proposta nei suoi confronti dall'attore rimasto soccombente in primo grado, debba necessariamente proporre appello incidentale o se sia sufficiente la riproposizione, ex art. 346 cod. proc. civ., della domanda non esaminata dal primo giudice per essere stata respinta la domanda
Fonte: Corte di Cassazione, Cassazione Civile
La fase dell'opposizione, ai sensi dell'art. 1 della legge 28 giugno 2012, n. 92, non costituisce un grado diverso rispetto alla fase che ha preceduto l'ordinanza e pertanto non sussiste alcun vizio della sentenza nel caso in cui il giudice persona fisica di essa sia lo stesso della fase ordinaria
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Fonte: Corte di Cassazione, Cassazione Penale
In tema di associazione per delinquere, la Seconda sezione della Corte di cassazione ha affermato che è legittimo il sequestro preventivo finalizzato alla confisca delle utilità ricevute da uno dei partecipi al sodalizio, a fronte del contributo prestato per il regolare funzionamento del sistema associativo, trattandosi di profitto illecito del tutto autonomo dai vantaggi conseguenti ai reati-fine posti in essere in esecuzione del programma criminoso
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Fonte: Telediritto, Notizie Giuridiche
Eleonora Mattioli - edotto: Con sentenza n. 4943 depositata in data 12 marzo 2015, la Corte di Cassazione, terza sezione civile, ha confermato la responsabilità civile del Comune in ordine al sinistro accaduto ad un ciclista
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Fonte: Telediritto, Notizie Giuridiche
Eleonora Mattioli - edotto: La Corte di Cassazione, terza sezione penale, con sentenza n. 10485 depositata il 12 marzo 2015, ha confermato la condanna del dipendente di una società assicurativa per il reato di cui all'art. 167 D.Lgs. 196/2003,
Fonte: Ateneo Web, Area Legale
La Corte di Cassazione, Terza Sezione Penale, con la sentenza del 26 gennaio 2015 n. 3420 ha disposto la misura interdittiva dall`esercizio della professione di commercialista per un professionista, reo di aver occultato e distrutto documenti contabili, ai sensi dell`art. 10 del D.Lgs. 74/2000. La vicenda ha riguardato un commercialista, indagato per diversi reati tributari, a cui il Tribunale del riesame aveva respinto l`appello proposto contro il provvedimento del Gip che applicava la misura interdittiva dall`esercizio della professione di ragioniere-commercialista. Clicca qui per
Fonte: Giurdanella, Diritto Amministrativo
Ad avviso dei giudici della Suprema Corte di Cassazione va escluso l 'indennizzo, quando la parte, avendo proposto una lite temeraria Continua Giurdanella.it
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Fonte: Telediritto, Notizie Giuridiche
Con sentenza n. 4890 depositata l'11 marzo 2015, la Corte di Cassazione, sesta sezione civile, ha negato ai ricorrenti il pagamento dell'equo indennizzo per l'eccessiva durata di un procedimento amministrativo, da essi instaurato dinnanzi al Tar e conclusosi ben sette anni dopo con sentenza di rigetto
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Fonte: Filodiritto, Notizie Giuridiche
La Corte di Cassazione con Sentenza n. 2742 del 12 febbraio 2013, ha affermato, ma diremmo ribadito, che l'esecuzione forzata presso terzi eseguita in forza di atto di precetto contenente la dispensa del termine dilatorio di 10 giorni contemplati dall'articolo 482 del codice di procedura civile, consente al creditore di richiedere l'esecuzione del pignoramento nei confronti del debitore presso il terzo "debitor debitoris", anche se l'atto di precetto stesso venga notificato all'obbligato successivamente all'esecuzione. Sostiene, infatti, la Corte che il pignoramento presso terzi eseguito
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